Cronache Prima Squadra 2014-2015
Prima Squadra
Campionato 2013/2014
Cronache
29.03. 2015 Julia Sagittaria – Fossaltese 1 – 1
Tornare alla vittoria. Questo era l’obiettivo che la Julia Sagittaria si era prefissata per il derby contro la Fossaltese. Alla fine però è arrivato un pareggio che scontenta sia i concordiesi che gli ospiti in quanto le dirette rivali si sono tutte avvantaggiate da tale risultato.
La sintesi. Sotto un cielo coperto e davanti a un nutrito pubblico le due compagini sin da subito si sono date battaglia senza esclusioni di colpi. La prima occasione la crea la Fossaltese all’ottavo minuto: cross di Casarotto dalla destra, sul secondo palo Bisiol batte bene al volo e costringe Zanet ad un difficile intervento. Un minuto dopo la Fossaltese passa in vantaggio con un rigore, molto discutibile, concesso per un fallo di mano di Zanotel. Il tiro centrale di Bisiol, infatti, spiazza Zanet che aveva battezzato il suo angolo destro. La Julia reagisce con veemenza al 16’: punizione di Bianco dalla trequarti, Bertuzzo con una perfetta volée coglie la traversa e poi sulla ribattuta commette fallo sul portiere. È un buon momento per i padroni di casa che potrebbero pareggiare nell’azione seguente, ma Furlanis angola troppo la sua torsione di testa e spedisce la palla a lato. A ridosso del 27’ la squadra di casa crea altre due importanti azioni per pervenire al pareggio: prima Bertuzzo per poco non beffa Calligher con un pallonetto, poi Flaborea chiama l’estremo difensore ad una impegnativa respinta con una girata sugli sviluppi di un corner. L’1 a 1 è però solamente rimandato di sei minuti, quando il direttore di gara concede il secondo rigore di giornata per una trattenuta ai danni di Bertuzzo. Dagli 11 metri, infatti, Bianco è glaciale e spiazza anche lui il portiere. È l’ultima occasione del primo tempo che si chiude così in parità.
Le squadre tornano in campo per la seconda frazione senza effettuare sostituzioni. La partita comincia ad innervosirsi e l’arbitro è costretto a spezzettare il gioco a scapito del ritmo, che diviene così asfittico. La prima occasione capita al 7’ sulla testa di Furlanis, imbeccato da Bianco su punizione, che costringe Calligher alla deviazione in angolo. La Fossaltese risponde con una traversa clamorosa di Casarotto un minuto dopo. Seguono venti minuti di pura noia in cui a farla da padrona sono le decisioni poco comprensibili dell’arbitro che di fatto aumenta la tensione in campo e perde il controllo del match. La monotonia si spezza di colpo al 29’: Bisiol si destreggia sulla tre quarti e premia l’inserimento sul lato sinistro di Pagotto, il neo entrato però calcia in malo modo spedendo la sfera oltre i pali di sostegno della porta di Zanet. Al 30’ arriva l’episodio che potrebbe cambiare le sorti del match: Pagotto lanciato in contropiede cade in area dopo un contatto. Per l’arbitro non ci sono dubbi e opta per il terzo penalty della gara. Dal dischetto si presenta nuovamente Bisiol, ma questa volta Zanet è superlativo e si oppone sia alla sua esecuzione che alla respinta seguente. Dopo questa occasione di fatto termina l’incontro giocato. I ritmi, infatti, si abbassano ulteriormente grazie al direttore di gara che torna protagonista con le sue scelte piuttosto opinabili e spedisce anticipatamente negli spogliatoi tre membri dello staff tecnico della Julia, tra cui i due tecnici Zanotel e Marcomini, e l’allenatore della Fossaltese Giro. Quando scorrono ormai i titoli di coda della partita gli ospiti hanno un ultimo sussulto, ma il gol del possibile vantaggio viene annullato per fuorigioco.
Al termine dei novanta minuti entrambe le squadre possono dirsi poco soddisfatte del punto raccolto. Maerne e Gorghense, infatti, hanno vinto i loro incontri domenicali e il Città di Musile ha colto un pareggio nella difficile trasferta con la Vazzolese. Tra i padroni di casa, comunque, c’è l’orgoglio di aver giocato alla pari con una compagine che ad inizio campionato aspirava sicuramente ad altri traguardi. Dopo la pausa Pasquale la Julia farà visita al Codognè, altra squadra invischiata nella lotta play out, con l’intento di ritornare al successo. A.Q.
