2015-2016 Archivio

Volti Nuovi, Marco Banini

Ancora una puntata della Serie Volti NuoviStavolta è MARCO BANINI il giocatore che andiamo a scoprire.

Nome : Marco
Cognome : Banini
Nato : 21.10.1999
Ruolo : trequartista

Anche Marco viene dal Bagnarola, ma per lui si tratta di un ritorno, dato che ha già indossato i colori delle squadre di Concordia. Gioca nella Squadra di Mister Drigo ma, come altri, ha trovato spazio anche tra gli Juniores. Sentiamo cosa ci racconta.

Marco, perché sei tornato a Concordia ? “Volevamo cambiare (lui e Piovan, ndr) così siamo andati sul sicuro”.

 

Ed è stata una buona scelta? “Si”, dice con un sorriso.

Può sembrare burbero, il nostro Marco, ma invece è un simpaticone. Nonostante sia più una chiacchierata che un’intervista, pare emozionato specie dopo aver visto la sfilza di spunti che gli propongo. Gli chiedo quale sia il suo ruolo e se ne ha degli altri che vorrebbe interpretare. “Ho provato anche il portiere, ma sono un trequartista. Preferisco i ruoli in mezzo al campo.”

Centrocampista, gli dico. “No, la fascia da porta a porta, anche indietro”.

Perché? “Perché si corre meno”.

Ah… Vicino a te che tipo di giocatore vorresti? Supporto, copertura, … È sincero: “Uno che me la passi sempre”.

Accomuna molti giocatori questa passione per la palla, e ce ne siamo accorti in più di un’occasione, gli faccio notare. Sorride ancora. Si, è emozionato, neanche ad intervistarlo ci fosse Pardo… Hai già fatto molti gol: è la tua vocazione? Risponde di nuovo sorridendo: “Il gol è bello!” Pensa un po’, piace anche a noi.

Un tuo difetto (anche due)? “Tengo troppo la palla. E perdo le staffe con facilità.” Bravo, nel senso che ammettere i propri limiti è segno di maturità e Marco pare già avanti in questo senso.

Dai, scatenati, ora: un pregio (anche due)? Non ci pensa due volte: “Salto bene l’uomo” e siamo d’accordo, “ e sono bravo a fare i panna” , che una volta chiamavano tunnel… Di questa seconda qualità chissà cosa ne pensa l’allenatore.

Cosa fai per migliorarti? O sei bravo che basta? Di nuovo ride: “Beh, sono più calmo perciò sto migliorando” ed è vero, lo abbiamo notato. Per quanto riguarda tener palla invece lascia un silenzio di sospensione, quasi a dire “Così sono…”.

Come dicevamo, giochi anche con la Juniores: cosa stai ricavando da questa esperienza? Risposta seria: “Bisogna correre, sempre, essere veloci nel fare quello che serve. Occorre pensare ed eseguire in velocità altrimenti perdi palla”. Crediamo abbia colto l’essenza, no?

Con gli Juniores hai un approccio diverso o è la stessa cosa degli Allievi? “No, sempre lo stesso approccio, stesso impegno. E mi diverto anche con la Juniores”.

Lo provoco un po’: c’è il rischio, non solo per te, di dare più peso alla squadra sopra e snobbare quella sotto? Risposta interessante: “Secondo me l’impegno lo si mette in relazione all’avversario, perciò lo stimolo è lo stesso sia con gli Juniores sia con gli Allievi. Per quanto mi riguarda dopo aver giocato con gli Juniores torno con gli Allievi ma non cambia nulla.” Lo dice con franchezza, nessuna presunzione di superiorità.

È un bell’approccio. A questa età c’è un’altra cosa da sostenere (ce ne sarebbero altre, ma…): come si gestisce il rapporto scuola-calcio? “Io mi organizzo i tempi: scuola, studio, play (Playstation, ndr) e calcio”. Pare che funzioni, anche se non conosciamo i risultati della play – sembra che sia molto appassionato e non sia l’unico in squadra.

Come trovi il Gruppo degli Allievi? “È un gruppo simpatico, mi diverto con loro. Vado felice agli allenamenti e ho fatto amicizia con tutti”. È bello sentirlo dire: in fondo giocare divertendosi è l’essenza stessa del gioco. E forse una gran compente della forza degli Allievi è proprio il Gruppo.

Oltre al calcio quali sono i tuoi interessi? “La Playstation” (qualcosa ce l’aveva fatto immaginare…).

Più difficile è quando gli chiediamo quale’è l’ultimo libro letto? Non deve essere recentissimo: “Il piccolo principe” risponde dopo un consulto (risultato poi un obbligo scolastico). Ma ammette di non essere appassionato alla lettura.

Proviamo con i film? “Deadpool”, risponde pronto. Cerco di metterlo in crisi (si fa per dire): hai un videogioco preferito? Qua è velocissimo a rispondere : “Fifa”, ma anche “Call of Duty”. Una vera e propria passione per i videogiochi! Segnaliamo, tuttavia, che di tanto in tanto questa passione subisce delle pause, per Volontà Superiori.

Provo a stroncargli la carriera: che ne pensi del Mister Drigo? “È bravo” esordisce dimostrando un’acuta intelligenza, “e sa coinvolgere la squadra. Credo che in qualche occasione dovrebbe dimostrare più polso quando non siamo attenti alle sue direttive” e giù che sorride.

Qualche suggerimento per lui? “Non molti. Forse di farsi sentire di più in partita sia per caricarci sia per farci arrivare le indicazioni giuste quando serve”.

Finora gli Allievi hanno disputato una buona stagione, gli chiedo una valutazione su quanto hanno fatto. “Tutto sommato bene, ma non abbiamo giocato sempre al massimo delle nostre possibilità, il Campionato non è stato troppo stimolante”. Beh, vedremo da domenica in avanti.

A proposito, Marco, come finisce il Campionato: “Lo vinciamo noi”. Perentorio! Buona prospettiva, avversari siete avvisati.

Quando gli chiedo in cosa possono migliorare vede due aspetti: “Dobbiamo far girare di più la palla (toh…) e correre di più”. Mister Drigo dirà “ma allora mi ascoltano!”

In prospettiva faresti l’allenatore? E l’arbitro? “L’allenatore si, lo farei, ma l’arbitro non fa per me… non credo lo saprei fare bene perciò meglio non prendere in considerazione la cosa”. Bene, ce lo teniamo come giocatore che a noi va bene.

La Julia non è solo giocatori: come valuti l’operato della Società? “Non è che si senta molto la Società”. Forse non ho formulato bene la domanda ed infatti quando gli accenno che molte persone girano intorno a loro mi ferma subito: “Si, si, quelli che lavorano per noi si sentono, eccome! Avevo capito la struttura, non tanto le persone che fanno moltissimo per noi e ce ne accorgiamo”.

E da qui cogliamo l’occasione per ringraziarli.

Tifi per? Giocatore preferito? “Juve”, ok questa la cancelliamo, poi per i giocatori elenca un insieme di stile ed eleganza: “Felipe Melo, Materazzi, Cantona (del quale ricorda il calcio al tifoso). E pensare che fonti bene informate ci dicono che il suo nome faccia riferimento al Cigno di Utrecht! (che per i pochi che non sapessero è Marco Van Basten).

A dire il vero, mentre trascrivo non so ancora se mi ha preso in giro o no… mah… Comunque questo è Marco, che ringrazio per aver concesso un po’ del suo tempo per raccontarsi con la sua simpatia.

Marzo 2016

M.Lazzari