2015-2016 Archivio

Incontriamo Alessandro Pedron per un bilancio di fine stagione

Alessandro Pedron, guida dei Giovanissimi nella Stagione 2015-2016

I nostri taccuini sono pronti per registrare quanto ha da dirci Mister Alessandro Pedron, al quale, last but not least, abbiamo chiesto un breve resoconto della stagione dei suoi Giovanissimi.

Alessandro, siamo un po’ oltre tempo massimo, ma raccontaci come è andata la stagione 2015-2016.

Tutto sommato un’annata soddisfacente. Si poteva fare di più ma avremmo anche potuto fare meno bene di quanto abbiamo invece fatto, per cui il bilancio è oltre la sufficienza.
Ho faticato, all’inizio, a costruire un amalgama: i due gruppi base, 2001 e 2002 non erano affiatati, non si conoscevano bene ed anzi erano molto legati ai gruppi di provenienza e perciò la prima parte di lavoro è servita per trovare l’affiatamento. È stato necessario anche qualche ripasso tecnico, per cui il lavoro tecnico-tattico è slittato in avanti. Da considerare anche il grande numero di giocatori che avevo a disposizione, ben 24!

Quali i punti di forza della tua squadra?

Abbiamo sempre fatto bene la fase difensiva, diciamo che dietro ce la siamo cavata meglio che nelle altre zone del campo.

Il gioco? Rileggendo le cronache non ho trovato stroncature definitive.

La qualità messa in campo è stata altalenante, a volte anche nella stessa partita abbiamo alternato bei momenti a smarrimenti, con l’incapacità di mettere in pratica quello che poi sanno fare. Ecco, manca a questo gruppo un po’ di perseveranza, di convinzione, di continuità, dato che in certe situazioni sono stati brillanti.

Forse la mancanza di un goleador assoluto ha messo maggiormente in luce questi aspetti?

In effetti è mancata, per lo meno nella prima fase del Campionato, un attaccante puro. Magari con qualche gol e qualche risultato in più anche l’autostima ne avrebbe avuto beneficio e si sarebbe presa una strada più facile. Le cose sono migliorate nella seconda parte, almeno per i gol, che sono sensibilmente aumentati.

Sul comportamento in campo cosa ne pensi?

Bene, squadra seria, rispettosa, sportiva. Il quinto posto nella Coppa Disciplina testimonia che i ragazzi si sono comportati bene per l’intero campionato.

Sarai con i Giovanissimi anche per la prossima stagione, giusto?

Confermo. Cambieranno i numeri, la rosa si ridurrà ma arriverà qualcuno per cui avremo un numero ottimale di giocatori.

Qualche progetto particolare?

Inizialmente consideravo di continuare il lavoro dello scorso anno ma il lavoro che sta avviando Francesco (Ghedini, ndr) potrà introdurre qualche novità.

La costituzione di un’Area Tecnica, dato che ne accenni, rappresenta una occasione dal tuo punto di vista?

Si, potenzialmente si. Ci vorrà forse un po’ per avviare la trasformazione che ha pensato la Società, ma credo possa essere una buona chance per tutti i Tecnici della Julia, specie per i più giovani.

Alessandro ha 35 anni ed allena da un bel po’. Ci confessa che l’arrivo di un Responsabile di Area Tecnica dell’esperienza e caratura di Francesco Ghedini lo ha spiazzato. Solo dopo una attenta e approfondita riflessione ha compreso le potenzialità della trasformazione e che l’opportunità di una formazione continua anche sul campo rappresenta un punto di crescita importante. Ha deciso perciò di mettersi i gioco. Dice che si, i testi ed i filmati sono validi sussidi, ma il lavoro sul campo ha un valore ineguagliabile.
Ci fa piacere sottolineare queste considerazioni, perché mettono in luce la disponibilità e l’apertura di Alessandro, che senza pregiudizi scommette su di sé prima ancora che sugli altri.

Cosa metteresti in risalto del tuo lavoro?

Mi ha dato grande soddisfazione aver iniziato con un gruppo e di non aver perso nessuno per strada. Tutti hanno concluso la stagione. La partecipazione agli allenamenti è stata continuativa. La media delle presenza supera l’80%, per alcuni addirittura il 90%. Credo di essere riuscito a creare un buon rapporto con tutti e questi numeri lo dimostrano. Se non ci fosse stato il giusto coinvolgimento non sarebbe andata così.

Alessandro non parla a caso: mi mostra una tabella con numeri e percentuali, segno evidente del lavoro fatto anche a casa. Bell’esempio di professionalità. Da non scordare che di 23 ragazzi solo 18 potevano essere convocati per la partita domenicale. Sarebbe bastato poco perché qualcuno mollasse, ma non è stato così.

Pagelle. Voto a te e voto alla squadra: si può?

A me un sei, pieno. E mezzo voto in più alla squadra, più che sufficiente è il giudizio complessivo che mi sento di dare.

Qualcuno da mettere in evidenza c’è?

Qui è già più difficile rispondere. Ma un cenno direi che lo meritano Codolo e Furlan per l’atteggiamento in partita: per tutti gli 80 minuti o per quanto hanno giocato non si sono risparmiati mai. Alla fine era come dei limoni spremuti, sempre. Un bell’esempio per tutti.

La prossima stagione come sarà?

Non mi posso sbilanciare ora, ma ho buone sensazioni. Credo si potrà fare bene.

Sto per chiudere ma Alessandro mi blocca.

Lasciami spendere due parole per Lena e Falcon, i Dirigenti dei Giovanissimi. Sempre presenti, attenti, disponibili. Sono stati sempre vicini a me e alla squadra ed il buono che quest’anno abbiamo costruito è frutto anche del loro lavoro.

Un apprezzamento speciale verso due collaboratori della Società! Non è la prima volta che Alessandro esprime un apprezzamento per chi lavora con passione, come i “suoi” Dirigenti. Bel gesto, che apprezziamo.

 

Ringraziamo anche Alessandro, per la cortesia e la disponibilità. Lo sentiremo ancora, con il nuovo Campionato. ML