Non un addio ma un arrivederci. Sono porte aperte quelle che Francesco Ghedini lascia all’indomani della decisione di salutare la Julia Sagittaria e di passare ad un’altra Società. Sarà il Fontanafredda ad usufruire dei servigi di Francesco.
“Non ci sono più le condizioni per rimanere” sintetizza con un pizzico di tristezza. “Si conclude al secondo anno il progetto avviato nel 2016 che aveva come obiettivi il posizionamento nella categoria regionale dei Giovanissimi e degli Allievi al termine del triennio 2016-2019. La Società ha corso più velocemente del previsto e l’iscrizione è possibile già quest’anno. Un risultato molto importante”.
Responsabile dell’Area Tecnica e Allenatore di Esordienti e Giovanissimi B, questi gli incarichi ricoperti da Ghedini nell’ultima Stagione. Ha potuto conoscere in profondità la Società e la stessa Concordia Sagittaria. “La Società ha qualità, potenzialità ed i numeri per fare bene. È certo. Il calcio è nel DNA di Concordia, dei concordiesi. È un patrimonio importante, che non deve essere disperso. C’è un ambiente ideale per far calcio, c’è partecipazione, c’è continuità, c’è voglia. La stessa volontà che anima il paese, basta vedere quale sia il numero delle Associazioni. In questo contesto si possono fare cose importanti, si può costruire un progetto sui ragazzi di Concordia, sul senso di appartenenza alla Comunità, dare al calcio concordiese un ruolo primario nella vita sociale, che leghi le persone al paese, tra di loro, per il bene dei ragazzi”.
Parla con voce di chi la sa lunga, da uomo di calcio con grande esperienza alle spalle. E parla con convinzione, con trasporto direi, di qualcosa che non lo riguarda più da vicino, ormai.
“La Società ha il dovere di continuare nel lavoro che è stato avviato in questi anni e che è già stato impostato anche per la prossima stagione. Magari con altri metodi, se lo crede, con diversi modalità, ma ha una grande possibilità e perciò una grande responsabilità soprattutto verso il Settore Giovanile”.
Con l’occhio dell’esperienza e delle competenze maturate sa leggere le situazioni, gli eventi, i dati.
“Non si deve disperdere nulla neppure sul fronte Dirigenti, Genitori: c’è un gruppo di persone da coinvolgere ancora di più, allargando il numero, perché anche nella Julia si stringano le fila attorno al calcio e attorno ai ragazzi. I Genitori, poi, devono arrivare a condividere il progetto educativo-formativo e sportivo, devono accompagnare i propri ragazzi nel percorso di formazione. E anche a loro devono essere riservati momenti di formazione e preparazione”.
È davvero curioso come Francesco parli di cosa si potrebbe fare nella Società che sta lasciando… a dire il vero si mette ancora a disposizione: “Io concludo un ciclo, andrò a lavorare in una Società già strutturata, presente in Categorie di più alto livello. Sarà la prima volta per me in Friuli, perciò è l’occasione per misurarmi con un ambiente sicuramente differente. Un’altra esperienza per crescere. Ma rimango a disposizione di chi prenderà il mio posto: se lo vorrà potrò fornire dati, impressioni, informazioni su quanto è stato fatto in questi due anni. L’ho sempre fatto, al termine di un percorso in una Società non sono scomparso, ma sono rimasto disponibile per quello che potesse essere utile tra le cose fatte da me”. Un lato della professionalità di Francesco che mi sorprende, sembrerebbe più normale che una volta salpata la nave gli ormeggi venissero issati, più o meno velocemente ma per Francesco non è così.
Conclude questo tempo per la chiacchierata rivolgendo ringraziamenti a tutti, alla Società, ai Dirigenti, ai Genitori, ai giocatori, a Marcomini per averlo di fatto portato a Concordia. Ma un apprezzamento particolare lo tiene per il Presidente, che ringrazia con sincera stima: “Mi ha messo nelle condizioni di lavorare al mio arrivo, mi ha dato fiducia e ora che le condizioni ideali sono venute meno mi ha liberato senza nessun tentativo di fingere di trattenermi o tergiversare inutilmente. Abbiamo passato molte ore a parlare di calcio, di progetti, di lavoro. Ci siamo confrontati e pure criticati ma sempre con la massima lealtà e rispetto”.
Francesco, gli chiedo, non c’era proprio nessun margine per continuare a Concordia?
“In effetti, vedendo quello che era accaduto nel corso dell’anno e l’abbandono di Pierluigi Marcomini – non è stato per lui un fulmine a ciel sereno – mi volevo proporre come Responsabile del Settore Giovanile. Mi attendevo dalla Società l’invito ad un colloquio, ad un confronto, per presentare la mia proposta ma non sono mai stato interpellato e gli unici contatti li ho tenuti con il Presidente, che come ho detto mi ha dato il via libera affinché potessi accasarmi in un’altra Società. Sono amareggiato da questo mancato contatto, e sono dell’idea che parlando si sarebbe potuta quantomeno valutare un’alternativa ma è andata in maniera differente. Auguro comunque la miglior fortuna alla Julia, è stato un piacere lavorare qui. Ma sono convinto che la separazione sia momentanea e che le nostre strade prima o poi torneranno ad incrociarsi”.
Non rimane allora che salutare Francesco Ghedini. Quale sia la qualità del lavoro svolto è sotto gli occhi di tutti. Cosa avrebbe potuto fare non è dato sapere. Chi scrive, che non è un esperto di calcio, crede che qualche altro passetto in avanti la Julia lo avrebbe fatto, ma tant’è.
Ricambiamo gli auguri per il futuro e lo salutiamo con un arrivederci a presto, magari l’esperienza fuori Regione lo farà soffrire di saudade e vorrà tornare a lidi più vicini …