PROMOZIONE – CON L’OPITERGINA E’ PAREGGIO. ON LINE GLI HIGHLIGHTS.

JULIA SAGITTARIA – OPITERGINA 1 – 1

GOL: pt 9′ Segatto; st 28′ Sakajeva (rigore).

JULIA SAGITTARIA: Finotto, Montagner, Mannino, Seno (44st Cinto), Flaborea, Rosso, Benedet, Zanotel, Zaramella (30st Pavan), Segatto, Thiandoume. Allenatore: Tomasello

OPITERGINA: Battistella, Pederiva, Brichese, Stendarto, Lucchetta (1st Gjini), Martin, Busato, Delpapa, Sakajeva, Montagner (1st Dema), Grotto. Alleantore: Ferrati.

Arbitro: Aderouj di Castelfranco.

NOTE: Spettatori 150 circa. Espulso al 10 st mister Ferrati per proteste. Ammoniti: Flaborea, Zanotel, Stedarto, Delpapa, Grotto. Recupero: pt 1′ , st 5′.

Nonostante la situazione di grave emergenza abbia costretto mister Tomasello a fare di necessità virtù anche contro l’Opitergina, la Julia Sagittaria è riuscita a superare indenne un ostacolo che alla vigilia era considerato piuttosto arduo. Trattasi comunque di occasione sprecata, in quanto, per come si era messa, con il match sbloccato al 9’ da un velenoso calcio di punizione di Segatto, sul quale Battistella si è fatto colpevolmente sorprendere, i nerazzurri avrebbero dovuto provare a fare qualcosa di più per gestire il risultato davanti ad un avversario, che senza avere più niente da chiedere alla propria stagione ha giocato in scioltezza. La Julia, dopo aver letteralmente gettato al vento alla mezz’ora, a porta completamente spalancata, il raddoppio con lo stesso Segatto, non è più riuscita a tenere lontana la palla dalla propria area, dando modo ai trevigiani di stazionare costantemente nei pressa dell’area concordiese. Prima del riposo, Martin manca l’incornata a colpo sicuro graziando Finotto. L’Opitergina cerca di stringere i tempi sin dalle prime battute della ripresa. La difesa concordiese resiste, ma il pareggio è nell’aria. Arriva quando Flaborea, al 28′, trattiene Gjini in area: rigore trasformato da Sakajeva. La Julia prova a rialzare subito la testa. In contropiede s’invola Benedet, il quale si presenta a tu per tu con Battistella, ma la conclusione è tutta da dimenticare. E’ l’ultimo acuto del match.

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